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Gli studenti fuorisede possono detrarre le spese di affitto: ecco come.

I numerosi studenti fuorisede che vivono nelle città che, come la nostra Pisa, sono celebri per i loro atenei, hanno la possibilità di portare in detrazione una parte delle spese di affitto.

Ecco a chi spetta il beneficio e come fare per richiederlo.

Il Tuir (art.15, comma 1 lettera i-sexies) prevede per gli studenti universitari fuori sede una detrazione del 19% dall’Irpef entro il limite di 2.633 euro all’anno sui canoni di affitto relativi ai contratti di locazione degli universitari iscritti ad un corso di laurea presso una università situata in un comune diverso da quello di residenza. Questo significa che si ha modo di recuperare circa 500 euro.

Per beneficiare della detrazione del 19% dei canoni di locazione, è necessario che l’università e la casa presa in affitto siano nello stesso Comune.

È possibile godere della detrazione anche nel caso in cui l’università si trovi in un Comune appartenente alla stessa provincia di residenza, a patto che i due Comuni siano distanti tra loro almeno 100 km.

Se invece lo studente risiede in una zona montana o disagiata, il requisito della distanza dall’università si intende rispettato anche all’interno della stessa provincia e si riduce a 50 km.

Rientrano tra i comuni montani quelli citati nell’allegato alla circolare min. Finanze n. 9 del 14 giugno 1993) e per zona “disagiata” si intende un’area poco collegata ad altri comuni; la situazione di “disagio” deve essere valutata su criteri oggettivi.

Su queste basi, l’Agenzia delle Entrate con la risposta 19/2018 ha recentemente respinto la domanda di un contribuente la cui figlia, residente a Novara, è iscritta all’università di Pavia. La ragazza ha deciso di non viaggiare come pendolare, dato che la sede universitaria può essere raggiunta da Novara col treno solo tramite Milano o Mortara, in un’ora e quaranta minuti.

Secondo l’Agenzia in questo caso non ricorrono le condizioni per avere diritto alla detrazione poiché il comune di Novara non rientra tra quelli montani e non può essere considerato ubicato in una zona disagiata, dal momento che risultano percorribili varie vie di comunicazione, tra le quali quelle ferroviarie e stradali, che lo collegano ad altri comuni. Il comune di Novara infatti è ben collegato alle sedi universitarie di Torino e Milano, anche se non lo è rispetto a Pavia.

Quindi la detrazione non spetta.

Il bonus si richiede in sede di presentazione della dichiarazione dei redditi annuale. Le scadenze per la presentazione del 730 sono già trascorse, mentre si è ancora in tempo per la presentazione del Modello Redditi PF (ex Unico).

Scarica ora il Modello Redditi PF 2018 (ex Unico) da presentare entro il 31 ottobre 2018 per ottenere la detrazione.

Anche il proprietario di un immobile affittato a studenti universitari ha diritto a una detrazione Irpef pari al 50% oltre a quella ordinaria del 15% sull’ammontare del canone annuo. La riduzione è del 40,5%, questo significa che in questo caso le imposte si pagano solo sul 59,5% del canone annuo incassato. In più per gli affitti a studenti si può optare per la cedolare secca al 10% in alternativa alla tassazione ordinaria Irpef, con la possibilità di esenzione dal versamento di imposta di bollo e di registro.

Vuoi conoscere meglio la situazione degli affitti per universitari fuorisede a Pisa? Leggi il nostro post: “Affitti per studenti: quanto costa vivere a Pisa e quale contratto conviene”.

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Published inSettore ImmobiliareVivere a Pisa

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