Scopri i Palazzi del Lungarno Mediceo tra famiglie nobili, affreschi, facciate imponenti e leggende.
Pisa è una città di storia, arte e misteri. Qui, lungo le rive dell’Arno, il passato ha lasciato il segno e sussurra ancora oggi i suoi segreti.
Negli articoli precedenti della rubrica “I Palazzi di Pisa” abbiamo passeggiato sul Lungarno Gambacorti per ammirare gli edifici situati a Sud del fiume Arno; oggi, invece, ci spostiamo sull’altra sponda, sul Lungarno Mediceo, un altro splendido scorcio della città della Torre Pendente.
Lungarno Mediceo: dove il tempo si ferma
Passo dopo passo, pietra dopo pietra, il Lungarno Mediceo è un susseguirsi di edifici e palazzi dal fascino indiscutibile.
Non si tratta solo di una strada, ma di un vero e proprio un museo a cielo aperto.
Qui, in passato, passeggiavano i nobili con fare altezzoso, artisti in cerca ispirazione nelle acque del fiume e mercanti indaffarati a contrattare affari milionari.
Palazzo Grassi
Partendo da Piazza Garibaldi e dirigendoci verso il Ponte della Fortezza troviamo innanzitutto Palazzo Grassi, conosciuto anche come Palazzo Boyl, un colosso in pieno stile rinascimentale che domina le rive dell’Arno.
Abitato inizialmente dalla famiglia Grassi, patrizi di Siena e nobili pisani, e poi dalla famiglia Boyl Agostini (da qui il doppio nome), il palazzo si mostra maestoso e fiero con una facciata tripudio di eleganza e raffinatezza, in grado di catturare lo sguardo di tutti i passanti.
Le finestre sono incorniciate con maestria e accompagnate da decorazioni raffinate che raccontano la storia di una Pisa ricca e potente.
Ma c’è di più. Infatti, si mormora che all’interno si celino affreschi mozzafiato e capolavori dell’arte rinascimentale.
Trattandosi di un edificio privato non è possibile entrare, ma chi ci vieta di sognare?
Palazzo Toscanelli
A pochissimi passi di distanza, proseguendo la nostra passeggiata “virtuale”, troviamo Palazzo Toscanelli, un edificio in stile neoclassico oggi sede dell’Archivio di Stato.
Realizzato nella prima metà del Cinquecento da Bartolomeo Lanfranchi, in posizione speculare al Palazzo Lanfranchi sul Lungarno Galilei, il Palazzo vanta una facciata dall’aspetto moderno per l’epoca di realizzazione, con due cantonali laterali lavorati a bugnato e sviluppati per tutta l’altezza.
Ma la vera magia di Palazzo Toscanelli è al suo interno.
Infatti, tra queste mura è possibile ammirare numerosi affreschi sui soffitti di Nicola Cianfanelli, Gaspero Martellini e Annibale Gatti con scene raffiguranti Byron e la poesia, L’apoteosi di Galileo e L’apoteosi di Michelangelo. Inoltre, all’interno del Palazzo si trovava originariamente la scultura del Tribolo raffigurante un’Arpia a cavallo di un rospo, oggi conservata nelle collezioni di Palazzo Blu.
Palazzo Roncioni
Attiguo al Palazzo Toscanelli, troviamo Palazzo Roncioni che prende il nome della famiglia proprietaria dell’edificio.
Costruito qualche anno dopo rispetto al vicino, il palazzo presenta una facciata della metà del Seicento sulla quale è ben visibile lo stemma dei proprietari di casa, ovvero un cavallo robusto anche detto “il concione”.
L’immobile è frutto dell’accorpamento di più case medievali e vanta una planimetria a ferro di cavallo che si affaccia su un giardino all’italiana. Al suo interno si trovano affreschi settecenteschi e decorazioni di pittura medievale risalenti al XIII e XIV secolo.
Poco più avanti del Palazzo si trova lo scalo Roncioni, una delle ultime rampe di accesso rimaste verso l’Arno dopo le ristrutturazioni del XIX secolo.
Palazzo Medici
Giungiamo così in Piazza Giuseppe Mazzini dove emerge imponente il Palazzo Medici, un gigante di pietra e la testimonianza tangibile del potere dei Medici a Pisa.
Un aspetto austero che nasconde, al suo interno, affreschi che sembrano prendere vita, statue sul punto di muoversi, decorazioni che narrano storie di potere e gloria: insomma, un paradiso per gli amanti dell’arte e della storia.
Le finestre “inginocchiate” realizzate in marmo di Carrara e l’aspetto rinascimentale del Palazzo hanno determinato lo stile anche di altri edifici cinquecenteschi di scuola fiorentina presenti in città.
Pensa alle storie che queste mura potrebbero raccontare: intrighi di corte, decisioni che hanno cambiato il corso della storia, amori segreti e tradimenti. Tutto qui, nascosto dietro questa facciata imponente.
Oggi il Palazzo è sede della Prefettura di Pisa ma, in passato, gli era stato attribuito un soprannome alquanto particolare ovvero Palazzo della Giornata. Perché? La leggenda narra che i Medici l’abbiano costruito in un solo giorno.
Impossibile, certo, ma questo soprannome rendeva benissimo l’idea della potenza che questa famiglia esercitava su tutto il territorio di Pisa e dintorni nel XVI secolo.
Con Palazzo Medici il nostro viaggio sui Palazzi di Pisa presenti lungo il Lungarno Mediceo giunge al termine.
Ma è solo l’inizio, Pisa ha ancora tanto da offrire.
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