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Compilazione Modello 730/2019: come detrarre le spese d’affitto?

Come detrarre le spese d’affitto della casa adibita ad abitazione principale?

Ecco come compilare il Modello 730 in base al tipo di contratto di locazione e alla fascia di reddito complessivo dell’inquilino-contribuente.

A partire da metà aprile l’Agenzia delle Entrate ha reso disponibile online sul proprio sito il modello 730 precompilato, dando ufficialmente il via alla campagna per la dichiarazione dei redditi 2019, relativa all’anno di imposta 2018.

I contribuenti potranno modificarlo ed inviarlo dal 2 maggio al 23 luglio.

Tra le varie spese detraibili dal 730/2019 ce ne sono molte che riguardano la casa, come ad esempio quelle legate ad interventi di ristrutturazione, lavori per rendere l’immobile più efficiente dal punto di vista energetico, acquisto di mobili ed elettrodomestici, sistemazione a verde di aree scoperte private, intermediazione immobiliare e i costi del mutuo.

→ Se vuoi saperne di più sui requisiti necessari per ottenere la detrazione degli interessi passivi del mutuo prima casa clicca qui e leggi il nostro articolo dedicato. ←

Ma non solo: è possibile infatti detrarre anche i canoni corrisposti per la locazione nel corso del 2018.

Quindi oggi torniamo sul tema delle detrazioni e cogliamo l’occasione per parlare di come se ne può beneficiare per le spese dell’affitto di casa.

La detrazione dell’affitto di una casa adibita ad abitazione principale viene riconosciuta in misura forfettaria in base alla tipologia di contratto di locazione e alla fascia di reddito complessivo dell’inquilino-contribuente (più il reddito è alto, minore sarà la detrazione).

Le spese sostenute nel periodo d’imposta 2018 devono essere documentate nella sezione V del Quadro E, denominata appunto “dati per fruire delle detrazioni per canoni di locazione”.

Nel rigo E71 devono essere indicati:

→ nella colonna 1 il codice specifico della detrazione:

  • codice 1 = Detrazione per gli inquilini di alloggi adibiti ad abitazione principale con qualsiasi contratto;
  • codice 2 = Detrazione per gli inquilini di alloggi adibiti ad abitazione principale con contratto «a cedolare secca»;
  • codice 3 = Detrazione per canoni di locazione pagati da giovani di età compresa tra i 20 e i 30 anni per abitazione principale (la detrazione spetta per 3 anni complessivi e l’abitazione deve essere differente dall’abitazione principale dei genitori).

→ nella colonna 2 il numero dei giorni dell’anno per i quali è stato effettivamente stipulato il contratto d’affitto;

→ nella colonna 3 la percentuale di detrazione spettante (ad esempio, 100% se si è unico intestatario del contratto, 50% se si è in due, ecc.).

Invece il rigo E72 è riservato alla documentazione delle spese sostenute per l’affitto di un immobile adibito a abitazione principale da lavoratori dipendenti e assimilati, a seguito di trasferimento di residenza nel comune dove è situata la sede di lavoro o in un comune limitrofo.

Nella colonna 1 si indicano il numero di giorni nei quali l’immobile è stato adibito a prima casa; nella colonna 2 la percentuale di detrazione spettante.

Quali sono i differenti importi delle detrazioni?

Contratto di locazione a cedolare secca; Rigo E1, Codice 2.

Se il contratto di locazione che è stato stipulato tra il proprietario e l’inquilino è in cedolare secca la detrazione è di:

  • 495,80 euro se il reddito non supera i 15.493,71 euro;
  • 247,90 euro se il reddito è tra 15.493,72 e 30.987,41 euro.

Contratto di locazione in tassazione ordinaria; Rigo E1, Codice 1.

Per l’affitto dell’abitazione principale si possono detrarre:

  • 300 euro se il reddito non supera i 15.493,71 euro;
  • 150 euro se il reddito è tra i 15.493,72 e 30.987,41 euro.

Agli inquilini di alloggi sociali adibiti a prima casa spetta invece una detrazione pari a:

  • 900 euro se il reddito non supera 15.493,71 euro;
  • 450 euro se il reddito non supera 30.987,41 euro.

Affitto giovani tra i 20 e i 30 anni; Rigo E1, Codice 3.

La detrazione è di 991,60 euro se il reddito complessivo non supera 15.493,71 euro.

Lavoratori fuorisede che hanno cambiato residenza; Rigo E72.

La detrazione è pari a:

  • 991,60 euro se il reddito non supera 15.493,71 euro;
  • 495,80 euro se il reddito è superiore a 15.493,72 ma non supera 30.987,41 euro.

Affitto studenti universitari fuori sede.

Gli studenti universitari iscritti ad un corso di laurea presso un’università situata in un comune diverso da quello di residenza possono beneficiare di una detrazione del 19% dall’Irpef entro il limite di 2.633 euro all’anno sui canoni di affitto.

Per ottenerla occorre compilare il Rigo E8/E10 del modello 730 utilizzando il codice 18.

Quindi si ha modo di recuperare circa 500 euro, ma solo in presenza di specifici requisiti che puoi verificare leggendo questo nostro articolo.

Infine, ricordiamo che per richiedere le detrazioni servono il contratto di locazione e copia o ricevuta dei pagamenti e che dal 10 maggio 2019 è possibile usufruire della nuova funzione di compilazione assistita del quadro E.

Ciò vul dire che il contribuente, partendo dai dati precaricati, può inserire i nuovi documenti di spesa oppure modificare, integrare o cancellare quelli già presenti all’interno del quadro E con l’assistenza dell’Agenzia delle Entrate.

Hai bisogno di altri chiarimenti su benefici e normative che regolano la locazione di un immobile? Contattaci per una consulenza!

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A presto con un nuovo articolo!

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