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I palazzi di Pisa: da residenza nobile a carcere, la storia del Palazzo dell’Orologio

Continua la nostra serie sui palazzi più interessanti di Pisa con il Palazzo dell’Orologio: una storia secolare tra residenza nobiliare, biblioteca e carcere. 

Il Palazzo dell’Orologio è uno degli edifici più famosi di Pisa, secondo solo al complesso monumentale di Piazza dei Miracoli. 

Oggi di proprietà della Scuola Normale, questo Palazzo vanta una storia millenaria ricca di avvenimenti che lo hanno reso un assoluto protagonista della storia della città della famosa Torre Pendente

Prima Torre della Muda, poi residenza del Capitano del Popolo, fino a diventare il Palazzo dell’Orologio come lo conosciamo oggi: scopriamo insieme che cosa rende unico questo palazzo. 

La Torre della Muda

Tra il 1000 e il 1400 circa, Pisa fu una fiorente repubblica marinara

Proprio durante questo periodo la città possedeva un allevamento di aquile che venivano utilizzate dai nobili come strumento di caccia e che facevano la cosiddetta “muta delle piume”, chiamata anticamente “muda” dai pisani. 

Da qui il nome della Torre: durante il periodo di muta, le aquile venivano custodite proprio al suo interno per tenerle al sicuro dalle malattie.

La Torre della Fame

Il nome della torre cambiò a causa di un evento storico molto importante per la città di Pisa, citato anche da Dante Alighieri all’interno della Divina Commedia: infatti, proprio in questa torre morì il conte Ugolino della Gherardesca, un personaggio di spicco nella storia della repubblica marinara, diventato ricco e potente in pochi anni fino a ricoprire la carica di Capitano Del Popolo. 

Ma, a seguito della sconfitta di Pisa nei confronti di Genova, il conte stipulò accordi svantaggiosi per la sua città e i suoi concittadini lo additarono come traditore, tanto da arrestarlo e chiuderlo proprio nella Torre della Muda per lasciarlo morire di fame nel 1289. 

Residenza del Capitano del Popolo

Il palazzo cambiò nuovamente nome e destinazione d’uso intorno al 1350, quando divenne ufficialmente la residenza del Capitano del Popolo

Eletto dai cittadini dei ceti meno abbienti, questa figura politica aveva il compito di gestire i rapporti tra i nobili e i cittadini arricchiti con il commercio per cui ricopriva un ruolo di vitale importanza per la città, in opposizione al podestà, che era invece nominato dai nobili. 

Infermeria dei Cavalieri di Santo Stefano

Intorno alla fine del 1500, invece, il Palazzo venne soprannominato Palazzo del Mobono per diventare un’infermeria al servizio dei Cavalieri di Santo Stefano

Affacciandosi proprio sulla Piazza dei Cavalieri (chiamata così in onore dell’ordine dei Cavalieri di Santo Stefano), il Palazzo era il luogo perfetto in cui i Cavalieri del Papa potevano riposarsi e curarsi le ferite a seguito delle missioni contro i pirati musulmani nel Mediterraneo.

L’edificio mantenne questa destinazione d’uso per molti decenni prima di cambiare ancora.

Finalmente il Palazzo dell’Orologio

Il Palazzo dell’Orologio, così come lo conosciamo oggi, venne ideato da Giorgio Vasari tra la fine del 1500 e l’inizio del 1600 che pensò di unire le due torri presenti proprio con un arco dotato di orologio

Ma, nonostante l’orologio fosse presente fin dal primo progetto, questo fu aggiunto solo nel 1696 e, da quel momento in poi, venne definitivamente chiamato Palazzo dell’Orologio.

Come abbiamo già accennato, dagli anni Settanta il Palazzo dell’Orologio è di proprietà della Scuola Normale di Pisa che ha adibito l’edificio a biblioteca per i suoi studenti e che costituisce il passaggio pedonale di collegamento al Palazzo dei Cavalieri.

E tu, conoscevi la storia del Palazzo dell’Orologio?

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Luca Nardi e Marco Donati

P.S: Ti è piaciuto questo articolo? Allora scopri di più sul Palazzo Agostini e Caffè dell’Ussero: clicca qui per leggere “I palazzi di Pisa: dal 1775 ad oggi, la storia di Palazzo Agostini e Caffè dell’Ussero

Published inVivere a Pisa

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